Assicurazione Infortuni domestici. Come funziona?

Ovvero quando la casa non è quel luogo sicuro che tutti pensano.

4,5 milioni, di cui 8 milioni mortali, sono gli incidenti domestici che si verificano ogni anno in Italia.
La casa è considerata, dal 62% degli italiani, il luogo più sicuro, eppure si celano, tra le mura domestiche, innumerevoli rischi.

Se in passato, in un contesto sociale esclusivamente maschile, la cura della abitazione familiare era considerata compito esclusivo della donna, oggi, a compiere normali faccende domestiche sono indistintamente, uomini e donne, giovani ed adulti.

Proprio sulla base di queste premesse, nel 1999 è stata emanata la legge n.493 in materia di obbligo di assicurazione contro gli infortuni in ambito domestico.

“L’assicurazione contro gli infortuni domestici tutela il lavoro svolto in via non occasionale, gratuitamente e senza vincolo di subordinazione, finalizzato alle cure della propria famiglia e dell’ambiente in cui si dimora. Tale forma viene equiparata, per il suo valore sociale ed economico, alle altre forme di lavoro”.

Dunque, l’obiettivo della norma in questione è quello di riconoscere la cura della famiglia e della casa come un lavoro alla pari di qualsiasi altra professione, garantendo un minimo di tutela contro i potenziali infortuni domestici.

Per “infortunio domestico” si intende l’incidente, derivato dallo svolgimento di normali attività domestiche, nell’intera abitazione comprese le relative pertinenze dove risiede il nucleo familiare dell’assicurato – ha specificato il legislatore – se l’immobile fa parte di un condominio, si considerano come ambito domestico anche le parti comuni; rientrano, inoltre, tra i luoghi tutelati le residenze temporanee scelte per le vacanze, a condizione che si trovino nel territorio italiano. Non è tutelato, invece, l’infortunio in itinere.

La Legge 493/1999 sancisce, ancora, che i membri del nucleo familiare sono coloro che presentano un legame quale il matrimonio, la parentela, l’adozione, l’affinità, la tutela, i vincoli affettivi e la coabitazione.

Schematicamente, sono obbligati ad assicurarsi coloro che:

  • hanno un’età compresa tra i 18 e i 65 anni compiuti;
  • svolgono il lavoro per la cura dei componenti della famiglia e della casa;
  • non sono legati da vincoli di subordinazione;
  • prestano lavoro domestico in modo abituale ed esclusivo.

Mentre, sono esclusi dall’obbligo di assicurazione coloro i quali:

  • hanno meno di 18 anni o più di 65 anni;
  • sono titolari di una borsa lavoro;
  • sono lavoratori socialmente utili (Lsu);
  • sono iscritti ad un corso di formazione e/o a un tirocinio;
  • lavorano part-time;
  • religiosi e religiose.

In conclusione, i soggetti che rispondono ai requisiti sopra elencati sono obbligati al pagamento di un premio, pena una sanzione da parte dell’Inail, eccezion fatta per coloro che hanno un reddito personale complessivo lordo fino a €4.648,11 annui o che fanno parte di un nucleo familiare il cui reddito totale lordo è inferiore a €9.296,22 annui, solo ed esclusivamente in queste circostanze il pagamento del premio sarà a carico dello Stato.